Recensione: Take me di Karen Morgan

by - martedì, marzo 20, 2018

Buongiorno lettori! Oggi vi parlo di Take me di Karen Morgan, uscito qualche settimana fa. Io l'ho letto in anteprima e ve ne parlo qui.
Buona lettura.



ROMANZO AUTOCONCLUSIVO
ATTENZIONE! Scene di sesso esplicite.

Jane Bright ha avuto una vita difficile, è una prostituta e l’amore l’ha distrutta fino a ridurla in cenere. È una donna sola, delusa dai suoi affetti più cari e con la vita che continua a voltarle le spalle. Una sera incontra Joseph Welch, un uomo affascinante e irresistibile. Passano la notte insieme, finché lui non le propone una conoscenza più approfondita.
Joseph offre a Jane la possibilità di ricominciare e di diventare la Vivian Ward che sogna di essere.
Jane non sa chi sia Joseph Welch, mentre tutti i media e la gente altolocata lo conoscono bene.
Tra i due si instaura un rapporto passionale e magnetico.
Lui le regalerà dei giorni bellissimi, che Jane faticherà a dimenticare quando arriverà il momento di doverlo fare.
Il passato di Jane tornerà a bussare alla sua porta, ma solo per procurarle altro dolore. Sarà così forte da affrontarlo o si lascerà sconfiggere di nuovo?
Joseph sarà l’Edward Lewis di Jane?
E cosa succederà alle loro vite quando la verità verrà fuori?
Il loro legame potrà diventare qualcosa di talmente forte da riuscire a superare le difficoltà?




Jane sogna l’amore, la favola, coronare i suoi sogni. Sogna l’uomo perfetto, gentile, affettuoso e passionale che le stravolga la vita e le faccia dimenticare il suo passato. Jane però sa che i sogni e la vita si scontrano con la realtà, un presente non del tutto roseo, e un lavoro che è costretta a fare. Il mestiere più antico del mondo, quello che sfrutta le donne, che le tratta come oggetti da parte degli uomini, riducendole a vuoti involucri. È così che si sente quando sale in macchina di uno sconosciuto per fare sesso ed essere pagata.
Dovrebbe essere cinica, smaliziata, opportunista, eppure Jane mantiene quella solarità, quella luce negli occhi, che la rende diversa da tutte le altre “colleghe”. Una sera, mentre indossa una parrucca nera che nasconde il vero colore dei suoi capelli, una macchina si ferma davanti a lei. Non ci sarebbe niente di strano se l’uomo a bordo non si dimostrasse diverso da tutti gli altri. Lui pensa al piacere di Jane, a coccolarla, desiderarla, a non trattarla come un giocattolo del sesso. Lui che dopo quella sera le propone un accordo, soldi ma soprattutto la possibilità di cambiare la sua vita, smettere di prostituirsi.

Joseph Welch è un uomo che ha tutto da perdere quando accetta di pagare pegno ad una scommessa persa e andare in un quartiere malfamato di Los Angeles per passare una notte con una prostituta. Non vuole farsi riconoscere, sarebbe subito scandalo, e lui sa bene come funziona questo mondo. Quando però i suoi occhi intercettano quelli di Jane, dopo aver passato una notte insieme, proporle un accordo è quello che più desidera. Accade tutto in un secondo, un attimo che gli suggerisce che quella ragazza di appena venticinque anni è diversa e vuole aiutarla. In lei vede la luce, la lealtà e nonostante il lavoro che fa, della purezza.
È un accordo a termine quello che stipulano, pochi mesi che però la tireranno fuori dai guai e le permetteranno di vivere la vita che più desidera. Jane non deve far altro che accompagnare Joseph agli eventi mondani, vivere nella sua stessa casa, dormire nel suo letto.


“Un sentimento forte può nascondersi, ma non rimarrà segreto a lungo, prima o poi uscirà allo scoperto con tutte le sue forze.”



Joseph catapulterà Jane in feste eleganti, la porterà a fare shopping in negozi costosi, le mostrerà lo sfarzo in cui lui stesso vive. Un ambiente, quello della società ricca, che gira sull’apparenza, sull’essere perfetti, e che nasconde invece segreti, bugie e uomini e donne marci dentro. Molti saranno gli ostacoli che Jane e Joseph dovranno superare, tante le persone che li vorranno dividere, e anche le minacce affioreranno nelle loro vite.
Per quanto cerchino entrambi di mantenere il loro rapporto su un piano sessuale è difficile quando si vive sotto lo stesso tetto, si condividono gioie e si confidano i dolori. Il passato di Jane è pronto a bussare alla sua porta proprio quando tutto sembrava andare per il meglio e insieme alla distanza che Joseph tenta in tutti i modi di mantenere, metteranno a rischio quel sentimento che tenta di venir fuori.

“La verità è che io amo Joseph Welch. Lo amo, e sarà la mia distruzione.” 

Quando ho letto la trama di questo romanzo mi è stato chiaro, l’autrice non lo nasconde, il riferimento a Pretty Wowan, la ricerca della favola, il trionfo dell’amore. Durante la lettura ho cercato il punto di svolta, quello che mi facesse trattenere il respiro, che mi facesse battere il cuore un po’ più forte, e purtroppo è questo che mi è mancato arrivata alla fine.

C’è una buona caratterizzazione dei personaggi, più di lei che di Joseph, e se anche alcune scelte narrative mi sono sembrate esagerate, ci sono passata sopra. Jane è una ragazza che ha scoperto troppo presto la sofferenza, è stata tradita da chi le doveva amore incondizionato, e poi rimpiazzata bruscamente. È stata brutalmente usata dal suo primo amore ed è questo che le ha cambiato in negativo la vita. Nel suo personaggio c’è un chiaro invito al non fermarsi alle apparenze, al non giudicare e ad andare in fondo, anche rischiando. Jane cerca una nuova opportunità, e in fondo non è quello che facciamo tutti dopo aver sbagliato?
Joseph è l’emblema dell’eroe moderno, quello che salva la principessa e la trae in salvo. È il riscatto di Jane, la seconda occasione, il positivo che segue il negativo, e se anche a volte sbaglia con le parole e le sue ritirate, è sicuramente un personaggio buono, ma che secondo me non è stato approfondito del tutto. Il legame con la famiglia, il suo passato, le sue paure, erano tutti argomenti che andavano presi e ampliati, almeno a mio avviso.

Take me è un romanzo corposo, molte sono le scene di sesso, molto spesso spinte, il che vista la trama ci sta, ma che con una sfoltita sarebbe risultato più fluido, meno ripetitivo. La scrittura di Karen Morgan è sicuramente buona, la padronanza c’è, ma ho avuto come l’impressione che sia rimasta molto in superficie, che non abbia dato corposità e rilievo ai sentimenti, non sono riuscita a percepire tutto quell’amore che i protagonisti hanno provato e me ne dispiaccio.
Gli spunti per creare una buona storia c’erano tutti e anche se in maniera molto fugace sono contenta di averne trovati alcuni e sono sicura che l’autrice possa solo che migliorare.

Consiglio questo libro a chi sogna la favola, sicuramente ai fan del film menzionato sopra, e a chi ama veder trionfare il lieto fine.


3 stelle su 5

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