Recensione: Giallo all’ombra del vulcano di Letizia Triches

by - mercoledì, gennaio 17, 2018

Ciao, lettori affezionati!
Oggi sullo Scrigno delle Letture vi proponiamo un’autrice che è effettivamente la maestra del thriller italiano: Letizia Triches. Il suo nuovo romanzo, edito dalla Newton Compton, si intitola Giallo all’Ombra del Vulcano e… be’, che dire? Vi terrà con il fiato sospeso.




Un'indagine di Giuliano Neri
La maestra del giallo italiano è tornata
L'autrice del bestseller Il giallo di Ponte Vecchio

È una mattina come tante, quella in cui Rachele De Vita saluta suo marito ed esce di casa per andare al lavoro. Cinque giorni più tardi il suo corpo viene ritrovato tra le rocce del tratto di costa compreso fra Aci Trezza e Acireale, straziato da sette colpi di pistola. Come si giustifica tanta ferocia nei confronti di una ragazza dall’esistenza apparentemente molto tranquilla? Le indagini sul caso vengono affidate al pubblico ministero Elena Serra, che inizia da subito a ricostruire nel dettaglio la vita della vittima: quel che ne emerge è un quadro complesso fatto di mezze verità, di piccole e grandi menzogne, che coinvolgono gli affetti recenti e passati della giovane archeologa. Giuliano Neri, a Catania per aiutare un amico in un’opera di restauro, sarà ancora una volta coinvolto in un caso di omicidio in cui l’arte si intreccia spesso con la realtà. Insieme al magistrato, si renderà conto che ci sono passioni distruttive che continuano a bruciare tra i vicoli della città ai piedi dell’Etna. Con la stessa forza del magma sotterraneo del vulcano…
Il cadavere di una giovane archeologa ritrovato lungo la costa catanese
Un intreccio familiare magmatico segnato da troppi segreti





Lunedì, 8 aprile 1991 

Una notte alla settimana sognavo di volare. Mi sollevavo dal suolo, con il cuore in gola e lo sguardo fisso in alto. Stendevo le braccia per toccare il cielo… Planavo, sorretta dal vento, e cantavo sempre la stessa canzone di Lucio Battisti. Ma ora non canto, non plano nemmeno. Sto sprofondando nella distesa azzurra del mio mare. Eppure non ho paura. Forse perché sono già morta, o forse perché ormai so dove e quando tutto è cominciato. È stata l’ultima cosa che ho visto. Un istante dopo la mia morte, in quell’attimo fuggente in cui il mio corpo credeva di essere ancora vivo. 

Giuliano Neri è il protagonista indiscusso; restauratore di mestiere, ogni tanto si lascia coinvolgere nelle indagini della polizia. Neri era stato chiamato dalla Toscana in Sicilia da un suo amico, per restaurare alcuni affreschi nella villa Cala Bruna. Poco tempo dopo, il cadavere di Rachele De Vita, giovane archeologa scomparsa da qualche giorno, viene ritrovato tra Aci Trezza e Acireale. Qui la storia si infittirà sempre di più e vi condurrà nella magnifica Sicilia, fino ai piedi dell’Etna, dove il vulcano non è l’unico elemento a incutere terrore…


Non siamo diversi dagli altri esseri viventi Giuliano, e non c'è nessuna mano invisibile che regge le nostre vite. Non c'è nessuno scopo, eppure è meraviglioso lo stesso. 


Per chi conosce già Giuliano, saprà che è un uomo fuori dagli schermi, un personaggio tipico dei thriller, la figura che risolve la situazione, ammantata di mistero e da un passato non semplice. Ogni personaggio che incontrerete sulla carta, vi lascerà dentro la sua storia: Rachele, ribelle per natura, morta troppo presto; Giovanni Greco, ex proprietario di Cala Bruna, librario che aveva fatto appassionare Rachele alla storia e ai miti, che si susseguono uno dopo l’altro.

Neri, chiamato a restaurare, alla fine darà una mano al magistrato Elena Serra a ricostruire la vita di Rachele, che sembra intricata e piena di misteri quanto una ragnatela.
Sullo sfondo, abbiamo la magnifica Catania: l’autrice la tratteggerà come merita e il luogo ci farà sognare, nonostante avremo sempre la sensazione che qualcosa di brutto stia per accadere.

L’arte è il narcotico dell’umanità. 

Questo è un genere di thriller affascinante. Non c’è sangue, non ci sono brutali omicidi, o scene che ci faranno chiudere gli occhi. C’è un intreccio che vorremmo sciogliere con tutto il nostro cuore. Parteciperemo attivamente alle indagini e torneremo spesso indietro per assicurarci di aver capito bene. Lo stile dell’autrice è incalzante e si adatta perfettamente ai thriller, privo di strutture e ghirigori che altrimenti appesantirebbero il testo. Si lascia respirare e vivere.
Consigliatissimo, se amate il genere e adorate Giuliano Neri e le sue indagini!

4 stelle e mezzo su 5

Alla prossima,
Serena

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